Le patologie che sottendono le forme sintomatiche sono di svariata natura e la recente classificazione internazionale delle sindromi epilettiche elenca numerose condizioni patologiche che possono provocare una epilessia.
Si tratta più spesso di epilessie caratterizzate da crisi parziali; il contesto clinico oltre a mezzi diagnostici sempre più raffinati consentono in genere di inquadrare queste forme, che tendono ad essere più difficilmente controllabili dalla terapia farmacologica.Ciò non esclude che, soprattutto in alcune condizioni come ad esempio in caso di esiti di sofferenza perinatale, le crisi possano avere un andamento "età dipendente" come nelle forme idiopatiche.
Le epilessie focali sintomatiche sono determinate da una lesione cerebrale solitamente localizzata in una area cerebrale ben definita. La natura di tali lesioni è variabile anche se in età infantile assumono grande importanza gli esiti di sofferenza perinatale e le malformazioni dello sviluppo dell’encefalo. Invece, contrariamente all’età adulta, rari sono i casi di tumori o malformazioni vascolari cerebrali. La sintomatologia delle crisi dipende dalla localizzazione della lesione. Una accurata raccolta anamnestica ha spesso valore localizzatorio e ha molta importanza per l’esecuzione e l’interpretazione degli esami strumentali sia EEGrafici che neuroradiologici. Si tratta di forme che nella maggior parte dei casi necessitano di una terapia farmacologica continuativa. La presenza di una lesione cerebrale non esclude comunque la possibilità di una sospensione definiva dei farmaci col passare del tempo.
Le più frequenti esordiscono o nel primo anno di vita (S. di West) o più tardivamente fra i due e i sei anni (S. di Lennox-Gastaut).
La Sindrome di West esordisce per lo più nel periodo compreso fra i 3 e i 9 mesi di vita, è caratterizzata da un tipo particolare di crisi pluriquotidiane e spesso in serie ( gli “spasmi”, brusche isolate scosse degli arti superiori e del capo) e da un tracciato EEG definito ipsaritmico con disorganizzazione dell'attività elettrica cerebrale. Vi è inoltre un arresto o una regressione dello sviluppo psicomotorio. Tra le cause più frequenti troviamo malformazioni cerebrali, esiti di sofferenza perinatale, encefaliti, patologie metaboliche e sindromi dismorfiche di natura per lo più genetica. Il riconoscimento precoce di tale forma ed una altrettanto precoce instaurazione di una adeguata terapia farmacologica porta in oltre il 50% dei casi al controllo delle crisi e alla normalizzazione del tracciato EEGrafico oltre che ad un recupero sul versante psicomotorio. In un numero rilevante di bambini il controllo della sintomatologia convulsiva risulta in tale forma particolarmente difficoltoso.
La Sindrome di Lennox-Gastaut si caratterizza per la coesistenza di tipi differenti di crisi epilettiche, per un quadro EEG peculiare sia in veglia che in sonno, per una grave compromissione neuropsichica (ritardo psicomotorio e poi mentale, disturbi del comportamento). La forma è farmacoresistente anche se con il passare degli anni le crisi mostrano tendenza alla rarefazione. L'eziologia è analoga a quella della s. di West, della quale la s. di Lennox-Gastaut costituisce a volte una evoluzione.
Un capitolo a parte è rappresentato dalle altre encefalopatie epilettiche, caratterizzate da crisi in genere pluriquotidiane, quadri EEGrafici abbastanza peculiari molto ricchi di anomalie parossistiche e con deterioramento dell'attività di fondo, e compromissione neuropsichica. Si realizzano come entità autonome o come complicanza di forme di epilessia focale generalmente sintomatica. Alcune di queste forme possono interessare l'epoca neonatale, ma sono piuttosto rare.